1 febbraio: le farmacie bresciane in sciopero



L’Assemblea nazionale straordinaria di Federfarma, riunitasi nei giorni 20 e 21 gennaio 2012, ha proclamato lo stato di agitazione sindacale della categoria. Le misure concernenti il servizio farmaceutico inserite nel provvedimento del Governo in materia di liberalizzazioni, infatti, rischiano di affossare il sistema della farmacie.
“In questi giorni effettueremo un incontro urgente con i Capigruppo parlamentari e con i rappresentanti di Governo e Regioni, perché vogliamo che vengano ascoltate le ragioni della categoria sugli elementi inaccettabili, quali l’abbassamento eccessivo del quorum e le aperture di farmacie in deroga ai Comuni – spiega la presidente di Federfarma Brescia, Clara Mottinelli -. A seguito del decreto, nel territorio di Brescia e provincia apriranno fino al 45% di farmacie in più, un numero insostenibile che provocherà il deterioramento della qualità del servizio fino ad ora offerto ed il collasso del sistema.
Il quorum italiano è di 3374 abitanti per farmacia, già al di sotto della media europea. Abbiamo esempi di Paesi, come la Francia, che avevano abbassato il quorum e ora si trovano a dover accorpare più farmacie per evitarne il fallimento. Non siamo contrari all’apertura di nuove farmacie - nella misura del 10% - a patto che si aprano dove servono davvero, in modo da offrire un servizio migliore ai cittadini. Non si può liberalizzare senza prendere in considerazione la sostenibilità del sistema.
Non ultimo ricordo che nel nostro territorio restano aperte ogni notte 28 farmacie, che garantiscono la continuità del servizio di distribuzione del farmaco: se i turni diventassero liberi i cittadini non avrebbero più alcuna garanzia di trovare una farmacia sotto casa aperta di notte o durante i giorni festivi, come avviene oggi.
Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di proclamare una giornata di sciopero mercoledì 1 febbraio e, in assenza di esiti positivi del confronto, siamo pronti ad altre serrate. Vogliamo rispondere in maniera compatta ad un provvedimento che danneggia gravemente un sistema capillare sul territorio, gestito da professionisti capaci di dare risposte alle esigenze quotidiane di salute dei cittadini e che ha sempre funzionato in modo egregio. La nostra protesta è a tutela del servizio della farmacia, non ha nulla a che vedere con una difesa corporativa”.
I Dati

Le farmacie di Brescia e provincia sono 332, di cui 53 in città.