Via ai progetti per dotare le farmacie bresciane di defibrillatori



Più sicurezza e protezione per i bresciani, non solo per quelli più distanti dai presidi sanitari, ma un po' per tutti.

Atf Federfarma Brescia, l'associazione dei titolari di farmacia della provincia, ha deciso di ampliare e potenziare il progetto di Areu “A prova di cuore”, che ha dotato le farmacie rurali del territorio di un Dae, defibrillatore semiautomatico esterno.
Diciotto presidi farmaceutici, situati perlopiù nelle valli, hanno ricevuto dalla Regione lo strumento che consente di ridurre i decessi causati dagli arresti cardiocircolatori e, al contempo, i titolari di farmacia e i loro collaboratori sono stati formati alle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Federfarma ha però effettuato un passo in più, prevedendo l’installazione del defibrillatore anche nelle farmacie non comprese nel progetto regionale, ma che spontaneamente hanno deciso di aderire all'iniziativa a proprie spese, collocando lo strumento all’interno del negozio in posizione accessibile e opportunamente segnalato (sotto la croce luminosa esterna di ogni singolo presidio sarà posizionata una piccola insegna).


Al secondo step hanno partecipato diciannove presidi e proprio in questi giorni è in corso la formazione del personale su tutto il territorio. Almeno una persona per farmacia deve seguire il percorso di rianimazione cardio-polmonare di base per conseguire l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore semi-automatico, percorso che dura cinque ore comprensive di parte teorica, pratica e valutazione finale. I Dae servono nel caso di un arresto cardiaco improvviso, evento che può portare alla morte di una persona se non tempestivamente trattata con la rianimazione cardio-polmonare e l’utilizzo del defibrillatore. Per rendere efficace la prima risposta all’emergenza è indispensabile che il Dae sia cendito e inserito nella rete coordinata dal 118, che ne ha il controllo e il monitoraggio e che, in caso di necessità, può indicare ai cittadini dove sono esattamente collocati gli strumenti; è altresì necessario che le persone formate al suo utilizzo siano segnalate nel database regionale.


“Per rendere le farmacie bresciane un punto di riferimento del soccorso – spiega la presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli - abbiamo pensato che fosse necessario potenziare il progetto regionale, che individua nelle farmacie periferiche un punto strategico dove collocare i defibrillatori, ampliando il numero di presidi aderenti. Abbiamo così trattato l'acquisto di defibrillatori a un prezzo particolarmente favorevole e già 19 farmacie hanno detto sì. Federfarma Brescia è la prima in Lombardia a realizzare l'iniziativa”.


Grazie alla partecipazione di Acb, Associazione Comuni bresciani, sono stati coinvolti anche i sindaci e gli amministratori dei paesi nei quali le farmacie stanno installando i defibrillatori, in modo da ampliare la rete di persone in grado di utilizzare lo strumento. Già numerosi corsi sono stati effettuati e nelle prossime settimane sono previsti gli ultimi interventi formativi, con la partecipazione dei volontari di protezione civile e 118 e del personale dei Comuni, in un'azione integrata che permette di formare la comunità. La rete delle farmacie si interseca e dialoga così con quella dei volontari del soccorso, che possiedono istruttori in tutta la provincia, potenziando in questo modo il presidio territoriale dell'emergenza.


L'obiettivo finale di Federfarma prevede che, sotto ogni insegna (la famosa croce verde) ci sia un defibrillatore, in modo che le farmacie diventino un punto di riferimento anche per questo aspetto della sicurezza dei cittadini.