PROFILO SALUTE N. 1 - 2015



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Editoriale 

di Luigi Cavalieri

 

Ho sempre cercato in questi miei colloqui a distanza coi lettori, che ci seguono da anni, di diffondere l’importanza della prevenzione. Ed  in questo sta anche la mission che ci siamo prefissati, quando abbiamo voluto che le farmacie, centro di salute, potessero disporre anche di una rivista attraverso la quale fare “cultura” in tema di salute.

In questo primo numero del nuovo anno mi voglio soffermare sul fumo, in particolare su quello passivo, che molti credono sia innocuo. Ancora oggi, infatti, in pieno 2015, 8 italiani su 10 non sanno che provoca il cancro del polmone, 7 su 10 fumano regolarmente in luoghi chiusi e la metà lo fa anche in presenza di bambini, come ha recentemente avuto occasione di sottolineare Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Veronesi e chirurgo oncologo.

In Italia i fumatori sono 11 milioni, di cui 5 milioni sono donne. Rappresentano oltre il 20 per cento della popolazione con più di 15 anni e la maggioranza fuma in media dalle 10 alle 14 sigarette al giorno.

Ma – è sempre Veronesi a parlare – deve preoccupare che circa la metà dei nostri connazionali pensa che il tumore ai polmoni non si possa prevenire ed il 43 per cento crede che smettere di fumare non riduca il rischio di sviluppare la malattia.

Ecco, quindi, che è importantissima l’informazione, anche per fare chiarezza su chi ancora crede che la prevenzione non sia sinonimo di salute.

Ed di nuovo con Veronesi per stimolare a smettere chi ancora insiste, perché ritiene che smettere, dopo aver fumato per anni, non aiuta. Invece smettere di fumare porta già immediati benefici. Dopo solo un giorno  il monossido di carbonio viene eliminato dal corpo e, dopo due o tre giorni senza sigarette, alito, dita, denti e capelli sono più puliti. Dopo tre settimane migliorano circolazione sanguigna e capacità polmonare. Ad un anno di distanza si dimezza il rischio di infarto e quello di tumore inizia a calare. Ma le buone notizie non finiscono qui: a 15 anni dall’ultima bionda,il rischio per cuore e polmoni è paragonabile a quello di chi non ha mai fumato.

A tal proposito  ritengo utile  richiamare quel che mi dissero, prima di sottopormi ad inalazioni  alle Terme di Sirmione a seguito di una completa afonia. Il medico mi chiese : “Ma lei fuma, perché la sua gola é da fumatore”. Ma io che non ho mai fumato mi ero semplicemente limitato a partecipare a riunioni "fumose", evidentemente non solo nei contenuti.

A questo punto non i resta che ringraziare il ministro della Salute Girolamo Sirchia, che con la “sua” legge ha vietato il fumo nei luoghi pubblici.