PROFILO SALUTE N. 5 - 2020



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Editoriale di Luigi Cavalieri

Direttore Responsabile

 

LA GRANDE SFIDA

PER LA SANITÀ

DEL FUTURO

 

Siamo arrivati a settembre, il mese che in tempi recenti avrebbe rappresentato per molti ancora l’occasione per uno scampolo di vacanze. Quest’anno, invece, di vacanze se n’è parlato poco, non solo per problemi economici, ma anche per la scarsa voglia di ognuno di noi anche solo di pensare a quale meta prediligere. Il Covid-19, ahimè sempre latente, ci ha fatto preferire periodi più brevi e mete meno lontano da casa.

Adesso, però, come suggeriscono i nostri collaboratori nei loro articoli di questo numero, è arrivato il momento di reagire, di tornare, insomma, alla vita di tutti i giorni, quella cui eravamo abituati, seppur con qualche precauzione in più, per evitare che pandemia e conseguente lockdown possano ripresentarsi, come qualche virologo meno buonista, ma più realista, non se la sente di escludere del tutto. Abbiamo anche voluto ricordare il prezioso lavoro svolto sul territorio nazionale dalle Farmacie con i Farmacisti in prima linea nei piccoli e nei grandi Comuni oltre che negli Ospedali. E riconoscimenti sono giunti da più parti, anche molto autorevoli, tant’è che, nel momento in cui si sta parlando di dover ridisegnare la territorialità dell’Assistenza sanitaria a seguito di quel che si dovrebbe aver imparato dalla pandemia, per le Farmacie è arrivata l’occasione di richiedere di poter esercitare a pieno titolo quel ruolo, che con professionalità, passione, abnegazione hanno dimostrato sul campo di meritarsi.

Anche noi di ProfiloSalute lo reclamiamo, forti dei risultati che a Brescia Ordine dei Farmacisti, Federfarma e Cef, lavorando all’unisono, hanno ottenuto. E la provincia di Brescia è stata con quella di Bergamo una delle più colpite dal contagio collocandosi al quarto posto in Europa per numero di morti con un incremento del 211% sulla media degli anni scorsi, forse anche perché circa il 25% della popolazione ha più di 70 anni.

Questo lavorare insieme è stato sempre il "pallino" del mio maestro, Renato Grendene, cui devo l’aver potuto scoprire il valore di una categoria professionale, che ha tutte le carte in regola per guadagnarsi l’attenzione e la considerazione di chi dovrà decidere, e dovrà farlo in fretta, il futuro della Sanità nel nostro Paese.

E sulla strada da lui indicata si dovrà proseguire.

Alla prossima.