Editoriale di Luigi Cavalieri
Direttore Responsabile
Nell’anno del Coronavirus attenzione all’influenza
Ci avviamo a lasciarci alle spalle questo 2020, che verrà ricordato come l’anno del Coronavirus, di cui anche ProfiloSalute si è occupata anche per il ruolo importante rivestito dalle Farmacie.
È del tutto evidente che il rischio della pandemia non può dirsi definitivamente archiviato, per cui dovremo sempre attenerci al rispetto delle prescrizioni, che ci verranno, di volta in volta, impartite per evitare che si debba tornare ad un nuovo lockdown, che sarebbe una iattura assolutamente da evitare.
Ma dobbiamo occuparci anche delle patologie che si accompagnano a questa stagione e che riguardano in particolare raffreddori, tossi e, più in generale, l’influenza, che ogni anno miete sempre molte vittime. Il consiglio di vaccinarsi è rivolto, in particolare, agli anziani, che sono i più esposti e che quindi si debbono tutelare. Col coronavirus si potrebbe dimenticarsene e questo non va bene.
In questo numero i consigli dei nostri collaboratori aiuteranno i lettori a conoscere come dovranno organizzarsi per poter prevenire prima di curare.
È proprio questo l’obiettivo che ci siamo dati quando abbiamo pensato a questa rivista, quello cioè di fornire uno strumento informativo, scientifico ma comprensibile.
E il successo della rivista lo si deve proprio a questa formula, che vuole rappresentare l’anello di congiunzione tra i farmacisti ed i medici, che da sempre collaborano, ed i lettori.
Ne approfittiamo per ricordare che ProfiloSalute la si può ricevere gratuitamente in farmacia. Il vostro farmacista sarà lieto di potervela offrire unitamente a tutti quei preziosi consigli per aiutarvi ad alleviare le problematiche di salute, che possono affliggervi. Ovviamente sarà lui stesso, nei casi complessi, a consigliarvi di rivolgervi al vostro medico di medicina generale o ad uno specialista.
E sarà proprio in questa direzione che dovrà orientarsi la riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, necessaria di aggiornamento per quel che ci ha insegnato la pandemia.
Alla prossima.