PROFILO SALUTE N. 02 - 2022



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Editoriale di Luigi Cavalieri

Direttore Responsabile

 

QUANTI VIROLOGI… SENZA SCIENTIFICITÀ

 

Di questi tempi, in cui la pandemia sembra non finire mai, le domande ricorrenti, quando si è in attesa in qualche ufficio o negozio, sono sempre le stesse e riguardano il vaccino, l’utilità della vaccinazione e le sue possibili conseguenze.

Ci sono in giro molti presunti virologi, troppi, molti improvvisati psicologi, che si sentono di dover dire la loro, di poter dire la loro, solo perché hanno letto qualche fake news o hanno sentito il vicino di casa o il compagno che lavora in azienda gomito a gomito.

Ma ci vuol ben altra preparazione per poter esprimere un’opinione, che abbia della scientificità e non, invece, possa ingenerare ulteriore confusione. E di questa non c’è proprio assolutamente bisogno.

Peraltro la stessa televisione non sempre ha contribuito a diffondere tranquillità e sicurezza, dando adito a voci contraddittorie, quando c’era, invece, bisogno di far capire quanto fosse importante vaccinarsi per poter arrivare alla maggior copertura vaccinale possibile. Se aggiungiamo, poi, che nella fase iniziale, quando si sarebbe dovuti intervenire con maggior rapidità, i vaccini mancavano, per cui risultava oggettivamente difficile potersi vaccinare...

Abbiamo dovuto convivere con diverse varianti, per cui i dubbi sulla reale efficacia dei vaccini aumentava.

Da ultimo la Campagna insistente dei no-vax: manifestazioni di piazza contro il Green pass, così da costringere le autorità governative ad impedire l’accesso a taluni luoghi pubblici ai non vaccinati, mentre altri Stati come l’Austria hanno pensato d’introdurre l’obbligo vaccinale.
Da noi dal 15 febbraio divieto di recarsi al lavoro senza Super Green pass e addio all'obbligo delle mascherine all'aperto.
Ora che il peggio sembra essere passato e si registrano i primi allentamenti delle prescrizioni, dobbiamo riconoscere che gli Italiani hanno dimostrato senso di responsabilità arrivando al 90% di vaccinati.
Come dire che gli appelli a vaccinarsi non sono stati inutili e che, insomma, il buon senso ha prevalso.